In un’epoca dominata da classifiche, algoritmi e mode editoriali passeggere, c’è ancora chi sceglie di scrivere per necessità interiore, non per convenienza. È il caso di autori come Michele Scalini, che dichiarano apertamente di scrivere i libri che vorrebbero leggere, ignorando le logiche commerciali e le tendenze del momento.
Una scelta coraggiosa, controcorrente, ma profondamente autentica.
Scrivere per passione, non per mercato
La scrittura, per alcuni, non è un prodotto da vendere ma un’urgenza creativa, un dialogo silenzioso con sé stessi e con i lettori ideali: quelli che condividono emozioni, visioni e domande.
Chi scrive libri che vorrebbe trovare in libreria non insegue il successo facile, ma persegue:
- verità narrativa
- originalità di visione
- fedeltà alla propria voce interiore
Questi autori non cercano di “piacere a tutti”, ma di arrivare a qualcuno. E quando accade, la connessione è reale, profonda, duratura.
Il rischio di non seguire le mode (e perché vale la pena correrlo)
Non seguire il mercato comporta dei rischi:
- meno visibilità nelle librerie
- difficoltà a trovare editori tradizionali
- sfide nella promozione e nel marketing
Ma chi scrive fuori dagli schemi sa anche che i libri più autentici spesso vivono a lungo, trovando i propri lettori nel tempo, attraverso passaparola, consigli, recensioni sincere.
Perché le mode passano, ma la scrittura vera resta.
Michele Scalini: un esempio di coerenza narrativa
Autore indipendente di fantascienza e narrativa speculativa, Michele Scalini ha scelto di raccontare storie che parlano di esseri umani normali in situazioni straordinarie, senza preoccuparsi se il genere è “di tendenza” o se l’ambientazione è “commercialmente efficace”.
La sua priorità non è “quello che vende”, ma quello che manca sugli scaffali, quello che lui stesso cercherebbe come lettore.
Il valore dei libri non allineati
Un libro che nasce da un’urgenza autentica:
- non è mai banale
- porta con sé un messaggio vero
- colpisce lettori stanchi delle fotocopie editoriali
- crea nicchie affezionate e partecipi
In un mondo saturo di contenuti, l’unicità è la vera forza. Scrivere ciò che si desidera leggere significa anche restituire qualcosa di personale e necessario al panorama letterario.
Un consiglio per chi scrive
Se sei uno scrittore o un aspirante autore, chiediti:
“Questo è il libro che comprerei?”
Se la risposta è sì, allora stai andando nella direzione giusta. Anche se non sarà un best-seller, sarà un libro vero, con una voce, una sostanza, un’identità.
Conclusione
Scrivere ciò che si vorrebbe trovare in libreria è un atto di coraggio e coerenza.
Significa non piegarsi alle logiche del mercato, ma seguire la propria bussola creativa.
E quando un autore scrive con verità, passione e libertà, c’è sempre qualcuno pronto a riconoscersi tra le pagine.
Perché i libri autentici non cercano il pubblico: lo incontrano per affinità.