×
Primo Capitolo
La nascita di Atlantis
Nell’anno duemila ottantasette, la popolazione umana raggiunse il temuto traguardo di diciotto miliardi di individui.
Una crescita demografica senza controlli mise in difficoltà l’intera economia globale e soprattutto il governo centrale, che non era pronto ad affrontare una tale situazione, nonostante avesse tentato di ostacolarla durante gli anni limitando le famiglie ad avere un unico figlio.
Nei paesi più poveri, dove la crescita demografica saliva senza alcun controllo e in maniera spropositata, scoppiarono delle guerre e delle pestilenze.
Secondo quelli che non credevano alla versione ufficiale dei fatti, quelle guerre e quelle pestilenze vennero organizzate dal governo centrale stesso per tentare di contenere la crescita demografica in quei paesi.
Purtroppo, però, neanche tutto quello spargimento di sangue servì a qualcosa.
Nonostante quelle soluzioni drastiche avessero influito sul numero degli individui che vivevano in quei paesi, una volta portate a termine, la popolazione tornò a crescere senza limiti, riproponendo la situazione trovata prima di adottare quelle misure.
Nei paesi più ricchi la situazione non era così diversa.
Nonostante la crescita della popolazione fosse contenuta con l’aumento del costo della vita, che non permetteva a tutti di avere figli, e con le leggi sulle restrizioni delle nascite, anche quei paesi ebbero lo stesso problema.
Fu l’arrivo di quella gente in fuga dai paesi più poveri a provocare l’aumento demografico in pochi decenni, mettendo a rischio anche le grandi metropoli della Terra.
Ovunque aumentò la povertà e, di conseguenza, la criminalità.
Alcune periferie delle grandi città erano divenute così pericolose che riuscivano a tenere lontani anche gli agenti delle forze dell’ordine, malpagati e sfruttati oltre i loro limiti, che preferivano tenersi a debita distanza da quei posti.
Inoltre, con l’aumento della popolazione mondiale, aumentò anche l’inquinamento atmosferico e lo sfruttamento delle risorse naturali che il pianeta riusciva ancora a fornirci.
Le grandi industrie del pianeta furono costrette ad aumentare la produzione giornaliera in modo da poter immettere sufficienti prodotti sul mercato, arrivando anche al punto di dover aumentare il prezzo di vendita.
Fu quello il motivo principale per cui i livelli di inquinamento raggiunsero soglie mai raggiunte prima, provocando nuove malattie respiratorie nelle persone più fragili e in quelle che vivevano nei pressi delle grandi industrie.
Con l’aumento della produzione industriale e per ridurre i costi di quelle multinazionali, vennero costruiti dei droidi lavoratori che riuscirono a ridurre la richiesta di manodopera umana, permettendo una produzione continua e a basso costo.
Per quanto i droidi lavoratori aiutassero le grandi multinazionali riducendo i costi di produzione e aumentando quest’ultima, ci fu una conseguenza più grave che influì su tutto il pianeta, ovvero la disoccupazione.
Molti si ritrovarono senza un lavoro in poco tempo e la povertà dilagava ovunque, alimentando un malcontento globale.
Quel malcontento si manifestò con delle rivolte, a volte anche piuttosto violente, verso il governo che permetteva a quelle multinazionali di adottare quei comportamenti verso l’umanità.
Per contenere quelle rivolte si tentò dapprima con la diplomazia, poi vennero istituiti dei sussidi per aiutare quella gente.
Quando il governo si accorse che le belle parole e quei soldi, che concedevano alle persone in difficoltà, non servirono a niente, fu costretto ad inviare l’esercito per cercare di placare le masse scatenate.
Alcune città vennero messe a ferro e fuoco da quegli scontri che videro morire diversi civili, forse anche troppi, che volevano solamente sopravvivere in quel mondo che li aveva ridotti alla fame.
La pace venne ripristinata con l’uso della forza negli anni a venire, anche se fu l’intervento di un’industria leader del settore dell’intrattenimento a calmare il malcontento globale, dando a quella povera gente la possibilità di guadagnarsi da vivere.
Quell’azienda creò un videogioco chiamato Atlantis.
Atlantis era un mondo virtuale immenso e ben costruito.
All’interno di quel gioco ogni utente che vi accedeva poteva crearsi il proprio avatar, affibbiandosi un nome fittizio.
In seguito, completata la configurazione iniziale poteva muoversi in completa libertà al suo interno e avere perfino un lavoro.
L’idea del realizzatore di quel mondo virtuale era quella di permettere alle persone di guadagnare dei soldi, mentre si impegnavano a farlo crescere, in modo da poterli usare anche nel mondo reale, concedendo a quegli stessi utenti i mezzi indispensabili per vivere.
I sistemi per accedere ad Atlantis vennero distribuiti gratuitamente alle masse e fu una manovra promozionale molto azzeccata.
Infatti, i più poveri poterono avere la loro possibilità di guadagnarsi da vivere senza rubare o scatenare violenze contro i governi.
A prima vista sembrò che quel videogioco, dove molti trascorrevano gran parte della giornata, fosse una soluzione positiva per permettere ai meno fortunati di sopravvivere.
Il governo centrale stesso fu lieto di vedere come il pubblico lo apprezzasse, e di constatare che il malcontento, che aveva regnato negli anni precedenti, era divenuto solamente un brutto ricordo.
Purtroppo, però, non furono solo gli onesti cittadini ad accedere ad Atlantis.
Col tempo, anche le organizzazioni criminali, nel tentativo di allargare il proprio giro d'affari, entrarono in quel gioco e iniziarono a dettare legge, la loro legge.
Quel mondo virtuale, nato con dei sani princìpi, vide muoversi al suo interno quegli squallidi criminali che organizzavano omicidi e rapine, proprio come facevano nel mondo reale.
Quella situazione obbligò i creatori stessi a formare dei gruppi di cacciatori di taglie che cercavano di ripristinare l’ordine all’interno di Atlantis, dando una caccia spietata e senza confini a quei criminali.
Come per tutto ciò di buono che aveva costruito l’umanità durante la sua lunga esistenza, anche Atlantis venne inquinata dalla sua cattiveria e dalla sua bramosia di potere.
Anche in quel mondo perfetto, arrivò la stessa violenza che si poteva vedere nel mondo reale e alcuni utenti furono costretti ad abbandonarlo completamente per evitare di vivere in un posto del genere.