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Primo Capitolo
Presentiamoci
Prima di introdurre la mia storia, permettetemi di presentarmi.
Mi chiamo Mikauula, ma tutti quanti, soprattutto i miei amici più cari, mi chiamano Mika.
Sono nato sul pianeta Primum One, dove vivo tutt'ora.
Questo è il primo pianeta abitabile e civilizzato a ruotare intorno alla nostra stella, Mintaka, che si trova in quella che per voi è la cintura della costellazione di Orione, a circa mille duecento trentanove anni luce dalla vostra stella.
La nostra stella, Mintaka, fa parte di un sistema stellare multiplo, intorno a lei ruotano altre cinque stelle.
Il nostro pianeta ruota intorno a una di esse, precisamente intorno a Delta Orionis A, che a sua volta fa parte di un sistema stellare triplo.
Insieme al nostro pianeta, ce ne sono altri cinque con superficie rocciosa, presenza di acqua e un’atmosfera che permette la vita.
Poi ci sono altri sei pianeti giganti, ma ancora allo stato gassoso.
Uno di loro, il più grande e costituito principalmente di idrogeno, viene considerato una stella mancata, ovvero una stella che non è riuscita a formarsi come tale durante il suo processo di formazione.
Per farla breve e per usare termini semplici, è venuta a mancare quella scintilla che le avrebbe permesso di brillare nel cosmo come tutte le altre stelle.
La storia della nostra civiltà si perde nel tempo.
Gli anziani ci insegnano che la nostra è una delle civiltà più antiche della galassia.
In effetti, i nostri scienziati affermano che la vita sul nostro pianeta si sia sviluppata molti cicli prima che in altri pianeti.
Ma, nonostante la nostra conoscenza, quegli stessi scienziati non riescono a dare una spiegazione a come la vita nasca e si sviluppi su di un determinato mondo.
La nostra civiltà, oltre ad essere una delle più antiche, può vantare anche il fatto di essere riuscita a evolversi e progredire senza imbattersi nel rischio di autodistruggersi.
Altre civiltà della galassia sono riuscite a progredire fino a raggiungere la singolarità, ovvero quel momento evolutivo in cui una civiltà raggiunge l’apice del suo progresso e, non riuscendo a mantenere quel livello stabile, va in decadimento fino a distruggersi del tutto.
Altre civiltà, vedendo la nostra stabilità e ammirando il nostro equilibrio evolutivo, decisero di unirsi a noi per non correre il rischio della distruzione.
Altre ancora sono sopravvissute alla loro distruzione, ma solo dopo aver vissuto terrificanti guerre sui loro pianeti.
Sul mio mondo attualmente vivono circa dodici miliardi di individui.
In passato, quando l’aumento demografico rischiava di compromettere la sopravvivenza del nostro pianeta, molti di noi si spinsero su altri pianeti del nostro sistema solare e sui loro satelliti.
Grazie a quella decisione coraggiosa, la nostra civiltà aumentò a circa quaranta miliardi di individui e il nostro pianeta venne salvato dalla catastrofe.
La nostra civiltà è totalmente pacifica.
A differenza di altre presenti nella nostra galassia, non abbiamo mai partecipato a guerre né ne abbiamo avute sui nostri pianeti.
Ci furono occasioni in cui alcuni tentarono di conquistarci con la forza, con le armi e con le loro astronavi da guerra; ma, per loro sfortuna, siamo stati in grado di cacciarli senza dar loro occasione di colpirci, grazie all’unione delle nostre forze psichiche.
La nostra è una cultura semplice, basata sul benessere del singolo individuo e della società stessa.
Col tempo abbiamo compreso che, per permettere all’intera società di prosperare, dovevamo impegnarci nel dare il meglio al singolo individuo.
Solo così non avremmo avuto diversità sociali e solo così la nostra società poteva sopravvivere e progredire.
Sul nostro mondo, ogni individuo ha un ruolo specifico.
Questo ruolo gli viene assegnato dal Consiglio degli Anziani quando raggiunge la maturità evolutiva.
Se il ruolo assegnato dagli Anziani non è soddisfacente o non rispecchia le aspettative dell’individuo, egli può cambiarlo quando vuole, con l’obbligo di dimostrare che la sua nuova scelta sia giusta per la propria preparazione culturale e per il resto della comunità.
Perché questa è la base della nostra civiltà: ognuno di noi è spinto dal bisogno di aiutare la comunità ad evolversi per continuare a sopravvivere e crescere.
Quindi, come ho già detto, il benessere del singolo influenza il benessere di molti.
La nostra società può risultare diversa da quella che si può incontrare su altri mondi.
In alcuni casi, con le civiltà meno evolute della nostra, può risultare perfino incomprensibile.
In effetti, a differenza delle altre civiltà, noi non abbiamo il concetto di famiglia.
Non c’è mai stato e nessuno ne ha mai sentito il bisogno.
Sul mio mondo, i nostri figli non vengono cresciuti e educati direttamente dai propri genitori biologici.
I nostri figli vengono cresciuti da ogni individuo che compone la società stessa, muovendo i loro passi intorno a loro, imparando qualcosa da ogni elemento che incontrano durante il loro cammino.
Sul nostro mondo non esiste un governo, ma abbiamo il Consiglio degli Anziani.
Questi individui anziani e saggi, con un livello culturale inestimabile, verificano costantemente lo stato di salute della società e si assicurano che ogni appartenente ad essa possa vivere nel migliore dei modi.
Non avendo un governo, non abbiamo neanche leggi.
Onestamente, da quanto ricordo, non ci sono mai state e non ci sono mai servite.
Noi sappiamo benissimo che chiunque è in grado di distinguere il bene dal male, la cosa giusta da quella sbagliata.
Non abbiamo bisogno di leggi che ci guidino in quella distinzione; siamo una vera civiltà, per farla breve.
Grazie a questa nostra particolarità, sul nostro mondo non vengono commessi crimini, non ci sono rapine, nessuno uccide un suo simile per futili motivi.
Da noi non regna il caos come su altri pianeti dell’universo.
Siamo in pace con noi stessi e con gli altri.
Non abbiamo religioni e non ce ne sono mai state.
L’unico culto che conosciamo è il rispetto per la vita, ma questa non viene adorata come una divinità, come accade in alcune civiltà primitive e poco progredite.
La vita viene considerata come il fattore dominante della galassia, come un’energia occulta e non del tutto compresa che permette a ogni individuo la propria esistenza.
I miei genitori biologici svolgono le loro attività principali presso il tempio della Conoscenza.
In questo tempio, ogni individuo che ne fa parte condivide le proprie esperienze fatte durante la propria visita su altri pianeti abitati con il resto della comunità.
Queste conoscenze vengono archiviate, per mano dei Raccoglitori, in un grande archivio, al quale tutti possono accedere per conoscere l’evoluzione di altre civiltà della galassia.
Per questo motivo e per le mie attitudini, al raggiungimento della mia maturità evolutiva, gli Anziani mi assegnarono al tempio della Conoscenza, dove all’inizio svolgevo il ruolo di Raccoglitore.
Oltre al tempio della Conoscenza, abbiamo il tempio dell’Esplorazione.
Questo è composto dagli Esploratori, individui che scrutano il cielo in cerca di pianeti abitati e, in seguito, si recano su quei mondi per controllare e conoscere lo stato evolutivo delle forme di vita presenti.
Abbiamo anche il tempio della Fecondazione, composto dai Fecondatori.
Questi si recano su pianeti appena formati, dove le condizioni ambientali sono favorevoli allo sviluppo della vita e, nel caso in cui la vita stessa non si sia sviluppata in modo spontaneo, intervengono fecondando con cellule primordiali quel nuovo mondo.
Sarebbe compito degli Esploratori verificare in seguito che la fecondazione sia andata a buon fine.
In caso contrario, i Fecondatori ripeterebbero la fecondazione.
Abbiamo poi il tempio della Nascita, dove gli individui si occupano di interagire con civiltà in via di sviluppo, al fine di insegnare loro la via per progredire ed evolvere.
A volte può capitare che in un pianeta non nascano forme di vita intelligenti o in grado di evolversi in una civiltà complessa come le altre.
In quei casi, sono gli addetti del tempio della Nascita a intervenire, agendo sulla genetica della specie animale dominante, quella che mostra segni di intelligenza e determinate caratteristiche fisiche, modificandola in modo da portarla, attraverso processi evolutivi e continue mutazioni genetiche, ad avere sembianze simili alle nostre e a essere in grado di fondare una civiltà.
Per farvi capire questo concetto, pensate alla scala evolutiva proposta dal vostro scienziato Charles Darwin.
Per secoli avete discusso dell’anello mancante, ovvero di quell’esserino che congiungeva la vostra specie a quella dei primati.
Ecco, in alcuni pianeti, quell’anello mancante siamo noi, esseri provenienti da altri mondi.
Non vi sorprende che ancora non siate stati in grado di trovare il vostro famoso anello mancante?
Queste sono le principali attività che svolgiamo nell’universo.
Per il resto, la nostra civiltà è molto simile alle altre, in parte ovviamente.
Ci sono individui che coltivano e raccolgono il cibo; noi ci nutriamo principalmente di frutta.
Sui nostri mondi abbiamo immensi campi coltivati con alberi da frutto.
Una volta raccolta, la frutta viene distribuita nelle varie città.
In seguito, quando la frutta è arrivata nelle città, altri individui si occupano di distribuirla nelle varie case, in modo che tutti possano averne.
Ci sono individui addetti all’ingegnerizzazione delle città: costruiscono case, strade e si prendono cura degli edifici e dei parchi pubblici.
Insomma, siamo una civiltà organizzata in tutto.
Non abbiamo mezzi di trasporto, almeno non come quelli che sono stati sviluppati su altri mondi.
Noi ci muoviamo sui nostri pianeti e per l’infinito cosmo attraverso la luce, sfruttando l’energia principale dell’universo stesso.
Viaggiamo a velocità multiple di quella della luce, e questo ci permette di andare ovunque nell’universo in poco tempo e senza mezzi di trasporto meccanici.
Fa parte della nostra evoluzione: conosciamo l’energia della luce da migliaia di cicli ed è una conoscenza che possiede ognuno di noi.
Per viaggiare, ci basta solamente pensare alla destinazione, concentrarci e in pochi istanti siamo dove vogliamo essere.
Semplice, no?